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I padri spirituali di Napoli Ritrovata

Napoli Ritrovata nasce dalla voglia di fare qualcosa di diverso e volto alla salvaguardia di una cultura che sembra non appartenerci più, anche se fa parte delle nostre radici, se ci scorre nel sangue. Napoli è sempre stata scenario d’arte, di poesia, di teatro e di cinema, ma anche di emancipazione sociale e industriale. Capitale di primati importanti e culla per tante personalità di fama mondiale, questa città pare oggi poter contare solo sulla sua bellezza. Giusto! Ma forse un po’ poco se guardiamo alla sua storia…

Tutto parte proprio dalla storia della città di Napoli! Da un po’ conservavamo nel cuore il desiderio di conoscerla più a fondo e di restituirla, quindi, a tutti coloro che la amano. E volevamo trovare un modo più intuitivo possibile. Per questo abbiamo pensato a mezzi semplici, di tutti i giorni, come una t-shirt oppure una tazza, un taccuino oppure uno zaino, attraverso cui veicolare la canzone napoletana, i detti antichi, la smorfia e tutto quello che fa parte della ricchissima cultura partenopea, passando ovviamente per chi l’ha nutrita e la sostiene.

Da qui nasce il nome del progetto: ritrovata, perché riportata alla luce. Riabilitata, riscoperta e quindi restituita.

Idealmente consideriamo quest’idea figlia di tre padri spirituali, ognuno dei quali – senza saperlo, ma attraverso la nostra devozione – ha donato a Napoli Ritrovata il proprio Concept.

PEPPE BARRA
La cultura

Su YouTube esiste una registrazione amatoriale di una lettura del maestro Peppe Barra della sua riscrittura de La vecchia scorticata di Gianbattista Basile, re-intitolata Le vecchie vergini. Prima dell’interpretazione, con poche parole, il maestro denuncia il suo dispiacere per il disinteresse dei napoletani rispetto al grande autore e se ne confessa divulgatore. Alla vista di questo video, avemmo dapprima una sensazione di profondo disagio, per la ricchezza di cui non eravamo a conoscenza, che in poco, però, divenne voglia di scoperta e promozione. Siamo convinti che questo sia stato effettivamente il primissimo input per il progetto Napoli Ritrovata.

Peppe Barra è padre del progetto anche per il lavoro, la dedizione e la devozione che mette ogni anno nello spettacolo La Cantata dei Pastori di Roberto De Simone. Ci commuove sempre pensare di poterne ancora godere. La lotta che conduce da sempre a protezione del ricordo di quest’opera è la stessa che desideriamo portare avanti per tutto quello che di Napoli quasi abbiamo dimenticato.

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RENZO ARBORE
La forma

Voler proporre oggi qualcosa che nasceva più di un secolo fa – pensiamo a Era de maggio, del 1885 – necessita, probabilmente, di una semplificazione o di una forma più consona ai gusti attuali. Rieditare componimenti classici, con una devozione religiosa e una straordinaria capacità di fusione, è forse il primo modo che ci viene in mente per descrivere il genio del maestro Renzo Arbore.

Napoli Ritrovata vuole essere così: minimale, moderna nel suo design, ma di contenuto antico, trattato con un animo rispettosissimo.

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LUCIANO DE CRESCENZO
Il metodo

In questo progetto c’è anche la voglia di dare a chiunque la possibilità di riguardare con interesse alla cultura napoletana, ponendosi senza spocchia e superbia. È nostro desiderio infatti che il marchio Napoli Ritrovata sia un giorno un’idea alla quale molti sentano di appartenere, inorgogliendosi delle proprie origini. Concedere a tutti la possibilità di leggere e di comprendere i grandi temi della filosofia e del pensiero umanistico è stata la più grande impresa che Luciano De Crescenzo abbia concretizzato nella sua esistenza. Impresa che chiunque può riconoscergli e per la quale tutti gli siamo grati.

E considerando il modo in cui questo brand vuole porsi, è per questo un po’ figlio anche di De Crescenzo.

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